
A meno di
un anno dall’uscita del buon Need for Speed 3: Hot
Pursuit, la
Electronic Arts ci riprova, lanciando sul mercato un gioco molto
simile al predecessore ma con delle migliorie molto divertenti al
sistema di gioco. Il titolo già lascia intendere qualcosa, Road
Challenge, cioè sfida stradale, ed in effetti è questa la grande
novità, ma andiamo con calma e ordine alla scoperta di questo bel
gioco di guida. Per tutti coloro che non conoscono la saga diamo
qualche notizia: Need for Speed è da sempre un gioco di guida arcade,
in cui è possibile guidare auto da sogno, che per la maggior parte di
noi rimarranno tali, in sfide all’ultima curva in vari circuiti,
caratterizzati da una bellezza grafica tale da farvi distrarre dalla
guida. Need for Speed: Road Challenge ovviamente non tradisce la
tradizione, sono presenti nuovi mezzi, diciannove tracciati e la
licenza di automobili di varie case (BMW, Ferrari, Mercedes, Jaguar,
Lamborghini, eccetera…), quindi tutto rimane confermato ma con una
variante molto simpatica, i soldi! Appena caricato il gioco si assiste
ad un filmato ottimamente realizzato in cui si vedono sfrecciare auto
ad alta velocità (a mio parere però colpiva di più il filmato di
Need for Speed 3…), dopodiché ci si trova di fronte al menù
principale, qui abbiamo quattro scelte che ci portano a modalità
differenti di gioco: Carriera, Arcade per singolo giocatore, Arcade
con split screen e Multiplayer. Le ultime due ovviamente riguardano il
gioco insieme ad altre persone, e ciò può avvenire in due modi
distinti, sul proprio computer tramite split screen (divisione in due
dello schermo del computer…), oppure via rete/modem, nel secondo
caso la EA ha pensato a tutto, perché si può giocare con un amico
via modem, via LAN (rete locale…), oppure via Internet tramite un
programma di comunicazione realizzato dalla EA stessa, quindi i patiti
del multiplayer avranno di che sfogarsi per un po’ di tempo (tra un
deathmatch e l’altro di Quake
2…).
Le rimanenti due opzioni
riguardano il singolo giocatore e qui ne vedremo delle belle, nella
modalità carriera (la mia preferita…) sarà possibile affrontare
vari campionati e ricevere dei soldi come premio. Inizialmente,
affronteremo il primo campionato con una BMW Z3 e un piccolo budget a
nostra disposizione, diventa chiaro fin dalle prime gare che per
andare fino in fondo con questa modalità di gioco bisogna stare molto
attenti al conto in banca: infatti solo i primi tornei sono gratuiti,
perché gli altri avranno una tassa d’iscrizione, e inoltre se non
vogliamo spendere troppi soldi in riparazioni, durante la gara dovremo
cercare di rovinare la nostra auto il meno possibile, perché in
questo episodio fanno il loro ingresso ufficiale i danni subiti
dall’auto, con conseguenti riduzioni delle prestazioni del mezzo. I
danni coinvolgono quattro settori del veicolo: il motore, la
carrozzeria, lo sterzo, e le sospensioni, quindi attenti a quello che
fate, siccome non è bello subire molti danni allo sterzo e quindi
ritrovarsi un’auto inguidabile, oppure di notte essere protagonisti
di uno scontro frontale con un muretto e dover correre per tutto il
circuito a luci spente! Nel garage allestito dalla EA, oltre a poter
riparare la nostra auto potremo apportarvi anche delle modifiche (a
pagamento, e sono pure care!), sono presenti tre livelli di
elaborazioni, che rendono molto più competitivo il nostro mezzo,
oltre a cambiarne leggermente l’estetica. Tramite l’opzione
Concessionario sarà possibile acquistare altre auto o venderne
alcune, infatti possiamo benissimo possedere più di un’auto e se
siamo a corto di soldi potremo venderne una (i prezzi dell’usato
ovviamente non giocano a nostro favore, il computer svaluta un po’
troppo il valore della vettura…), o se abbiamo abbastanza soldi,
comprarne una nuova.
Alla fine di ogni campionato in base a come ci
saremo classificati riceveremo un premio in denaro, e volendo sarà
possibile ripetere lo stesso campionato per aumentare le nostre
finanze, o affrontarne uno nuovo, visto che ne saranno disponibili di
nuovi, di volta in volta che ne completeremo uno. Ogni campionato
possiede delle sorprese (ecco perché preferisco questa modalità…),
è costituito da uno o più tornei, ma questi oltre ad essere quelli
dei soliti circuiti da affrontare in sequenza e con l’obiettivo di
giungere primi nella classifica finale, potranno essere anche di altri
due tipi: High Stakes o Knockout. Nella modalità Hot Pursuit
metteremo in palio la nostra auto, si dovranno compiere due giri
contro un solo avversario, e se giungiamo primi vinciamo l’auto del
computer, altrimenti perdiamo la nostra (questo è un buon metodo per
arraffare auto che non abbiamo o per risanare il nostro budget,
rivendendo subito dopo uno dei nostri veicoli…). Nel torneo
Knockout, invece bisogna fare di tutto per non arrivare ultimi, ciò
pena l’immediata espulsione dalla competizione; mano a mano che si
affronta un nuovo circuito c’è un avversario di meno (che
evidentemente è arrivato ultimo nella corsa precedente…), fino ad
arrivare alla gara finale con solo due auto che si disputeranno il
primo premio (questo mi ricorda Highlander: “Ne rimarrà solo
uno!”). La modalità Arcade si suddivide a sua volta in quattro tipi
diversi, Gara Singola per una veloce partitina senza perdere tempo con
tabelle di punti e cose varie. Poi c’è la Hot Pursuit la famosa
modalità in cui è presente la polizia, e dovremo arrivare al
traguardo prima dell’auto controllata dal computer, stando attenti
al traffico locale e senza farci arrestare! La polizia è sempre
pronta a fermarci e a multarci (quindi a farci perdere tempo rispetto
all’avversario…) se superiamo il limite di velocità, e dopo tre
multe scatta l’arresto; per l’occasione “la polizia EA” ha
aumentato il numero delle pattuglie presenti sul circuito, che nel
caso non esiteranno a organizzare posti di blocco, o posizionare dei
blocchetti di cemento atti a rallentarci! Il bello di tutto ciò è
che, come nell’episodio precedente, potremo impersonare anche noi la
polizia e divertirci a fermare le varie Ferrari, BMW e Mercedes. La
modalità Knockout è identica a quella presente nella modalità
Carriera, come pure l’opzione Torneo, niente altro che una serie di
gare con conseguente classifica finale. Vale la pena sottolineare che,
a rendere le cose un po’ più difficili ci saranno, oltre agli
avversari (sia per quanto riguarda il livello di difficoltà settato
nella modalità Arcade o nella crescente difficoltà della modalità
Torneo), alle gare notturne, ai danni alla vettura che la rendono
sempre meno guidabile, alla difficoltà intrinseca dei circuiti (non
dimentichiamo che oltre ai circuiti normali affronteremo gli stessi in
senso inverso…), e alla polizia in alcuni casi, anche gli agenti
atmosferici, pioggia e neve renderanno il controllo della vettura
assai difficoltoso, per non parlare dei blocchi di ghiaccio presenti
sulla strada del circuito di montagna!
Ma vanno segnalate anche tutta
una serie di chicche, quali l’ululato dei lupi e il canto degli
uccellini nella foresta, il sibilo del vento sulle strade alte e
tortuose di montagna, o le foglie che cadono dagli alberi secchi, il
polline che vola al passaggio sotto una serie di alberi in fiore, il
treno a vapore del circuito delle grandi foreste, e tante altre cose
simpatiche che caratterizzano ogni circuito. Need for Speed: Road
Challenge è senza dubbio un gran bel gioco, anche se possiede alcune
mancanze che non ci aspettavamo, come ad esempio un replay degno di
questo nome, che è presente solo nella modalità Arcade, mentre
quando si svolgono le gare come Carriera, si può si vedere il replay
ma con in sovraimpressione la classifica della gara e senza possibilità
di andare avanti o indietro sul filmato. L’implementazione dell’HUD
mi sembra peggiorata rispetto al precedente titolo, ora gli indicatori
digitali non sono altro che numeri buttati lì che segnano la velocità
o i giri del motore. In definitiva pochi difetti, ma anche poche novità,
perché tranne la modalità carriera è rimasto tutto come prima,
anche il motore grafico che è stato semplicemente migliorato, ma non
ci sono novità sostanziali. Un’ultima cosa, la versione da me
provata era quella localizzata in italiano, e in effetti per la
maggior parte era nella nostra lingua, peccato che quando si ascolta
la radio dei poliziotti questa parli in inglese, o che quando si vince
un torneo si senta una voce che è sempre in inglese. Bene, per ora è
tutto e vi mando alla colonnina qui a destra per il giudizio e il voto
finale, ciao!
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Titolo:
Need for Speed: Road Challenge
Software House: Electronic Arts
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi: Pentium
166 MMX, 16 Mb di RAM, Cd-Rom 4x, 200 Mb Hard Disk, Scheda Audio e
Video comp. DirectX6, Windows 95/98.
Requisiti consigliati: Pentium
II 233, 32 Mb Ram, Scheda Audio comp. EAX, Acceleratore Grafico D3D di
seconda o terza generazione.
Gioco provato su: Celeron
450, 128 Mb RAM, ATI RAGE II+ 4 Mb, Sound Blaster AWE 32, Voodoo 2 12 Mb, Windows
98, Cd-Rom Samsung 32x. Con questa configurazione il gioco non ha dato problemi.
Grafica - 
Sebbene sia il motore grafico del precedente titolo
con delle modifiche, la grafica rimane su alti livelli, con tutti gli
orpelli del caso (ombre, lens flare, eccetera) e capace di arrivare fino
a 1024*768, avendo la scheda grafica adatta.
Effetti Sonori - 
Molto belli e simpatici, sentire i lupi, le anatre
il rumore dell’energia elettrica quando si passa vicino ad una
centrale d’energia, senza poi ovviamente dimenticare il rombo dei
motori e la progressione del motore stesso quando si innestano le varie
marce, tutto molto bello.
Musica - 
Le musiche sono ben realizzate e svolgono
perfettamente il loro ruolo di sottofondo alla competizione
automobilistica.
Giocabilità - 
Ottimamente realizzato questo lato del gioco, forte
anche di tutti i precedenti titoli, la EA non sbaglia e ci mette in
grado di guidare perfettamente mostri da 250 e più Km/h con la sola
punta delle nostre dita sulla tastiera, o di usare un altrettanto ben
supportato joypad o volante, in fondo non ci dimentichiamo che stiamo
parlando di un arcade, anche se questa volta le auto si guidano in modo
diverso una dall’altra.
Longevità - 
La modalità Carriera è molto interessante e lunga,
quella Arcade offre quattro tipi di modalità diverse, quindi c’è di
che giocare, inoltre con l’opzione split screen si può giocare in due
sullo stesso computer, sempre che non si abbia la possibilità di
giocare via la LAN, modem o Internet. Inoltre è possibile scaricare dal
sito EA delle auto e dei circuiti aggiuntivi.
Real. Tecnica - 
Niente da ridire, ripeto che il tutto è fatto bene
e con tre titoli sulle spalle e le poche migliorie apportate, non si
poteva che continuare a fare bene.
Ric. Hardware - 
Dal Celeron 266 con 32 Mega di RAM e una scheda 3D
da 4 Mb compatibile Direct3D non credo ci dovrebbero essere problemi nel
far girare il tutto.
Totale - 
Need for Speed: Road Challenge come detto in
precedenza è un gran bel gioco, dopo anni con quest’ultimo episodio
la EA sembra aver toccato il massimo, e infatti le migliorie con NFS3
(uscito meno di un anno fa…) non sono moltissime, giusto la modalità
Hot Pursuit modificata e l’aggiunta delle modalità Carriera e
Knockout movimentano un po’ la situazione. In effetti se proprio gli
si deve imputare un difetto è il non aver apportato molto di più
rispetto al gioco precedente, quindi mi sento di raccomandare questo
titolo a tutti coloro che vogliono un arcade ben fatto e la licenza
ufficiale delle più famose case automobilistiche (non dimentichiamo che
è presente per ogni auto una scheda tecnica con tanto di foto e
cruscotto virtuale!), per gli altri, quelli che hanno già NFS3,
non credo valga la pena di comprare un titolo che all’80% già
possiedono, quindi mettetevi i soldi da parte, può darsi che un giorno
ci ritroveremo a parlare di Need for Speed 4.
Ringraziamo CTO
per averci fornito il materiale recensibile.
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