
Salve a tutto il popolo vacanziero che affolla la
Riviera Adriatica ed un ben ritrovati a tutti coloro che affollano il
WWW in questo mese di Agosto (che sta ormai per finire, visto il ritardo
pauroso con cui mi hai consegnato questa recensione…ndBill). Visto che
non posso andare in vacanza, per causa di un lavoro estivo il grande
capo Fabio (che sta per partire per Londra alla volta di ECTS, fortunato
lui…)(non diciamolo troppo presto, visto che la sfiga è pronta a
colpire…ndBill) mi ha affibbiato l’ennesima recensione dedicata ad
un simulatore di volo (Per forza sei tu l’esperto! ndLettori)(Grazie
mille! ndMe). La simulazione in questione rappresenta il terzo capitolo
della saga dedicata all’F22, della Novalogic, notissima software house
specializzata in titoli di questo genere, famosa per averci regalato
simulazioni quali il pluriosannato Comanche, il meno riuscito Armored
Fist e per aver introdotto l’innovativa, a quei tempi, tecnologia
Voxel Space. La caratteristica principale dei due predecessori era
l’immediatezza dei comandi, la non eccessiva complessità della
simulazione di per se stessa, con un’impostazione piuttosto arcade del
gioco. Queste peculiarità rendevano il gioco facile e divertente al
tempo stesso, il quale godeva allo stesso tempo anche di una resa
grafica molto buona. Il nome del titolo della Novalogic è …fiato alle
trombe… F-22 Lightning III (Viva la fantasia! ndMe). La fortuna del
secondo capitolo fu quella di essere uno dei primi simulatori che
riguardavano l’F-22, perciò il mercato prese il gioco come una novità,
non essendone inflazionato, e questo risultava essere anche il migliore.
Inoltre uscì prima di F-22 Air Dominance Fighter dei DID Questo terzo
capitolo, purtroppo, ha invece la sfortuna di uscire dopo F-22 Total Air
War. Avendo giocato a tutti i simulatori in questione posso affermare
che i DID con TAW hanno creato il metro di giudizio per tutte le
simulazioni che riguardano l’F-22; con Total Air War hanno
praticamente detto tutto, così come è successo per le simulazioni
riguardanti l’F-16 da quando è uscito Falcon
4.0. Fortunatamente la
Novalogic deve aver dato un’occhiata al mercato ed ha saggiamente
optato per una simulazione in stile arcade. Questo non vuol dire che
F-22 sia un brutto gioco, anzi risulta molto facile ed intuitivo,
permettendo ore di divertimento senza troppo impegno mentale. Questo
tipo di simulazione ha il pregio di avvicinare i giocatori verso le
simulazioni aeree senza il bisogno di essere ferrato in materia,
mettendo il giocatore in condizione di orientarsi verso simulazioni più
complicate una volta esaurita la sfida arcade. Passiamo ora al gioco
vero e proprio. L’introduzione non è niente di particolare, è
solamente un video dove si vede l’F-22 eseguire diverse evoluzioni,
tra cui anche alcune molto spettacolari in alcuni casi, che però sono
atte solo a gasare il futuro pilota.
Il video è chiaro e senza
sbavature. Le opzioni presenti nel gioco vedono soprattutto l’ormai
immancabile multiplayer, dove potrete scegliere se essere voi l’host
del gioco o meno, e da quale parte stare. Vi ricordo che è possibile
collegarsi anche al Novaworld, il servizio gratuito per il gioco via
Internet gestito da Novalogic, in cui potrete combattere con piloti di
tutto il mondo. Le Quick Missions non sono altro che un training per i
novelli Icaro; qui si impara tutto dalle manovre di base, fino al
combattimento manovrato ed al bombardamento. E strutturato più o meno
come quello di F-22 TAW, solo che è presente un comodo parlato, in
inglese come al solito, ed è possibile avere più informazioni sulla
missione. La carriera si basa su sei scenari da portare al termine nel
migliore dei modi. Tutti si chiederanno ora che se la simulazione è in
stile arcade, cioè è un po’ semplicistica, come sarà la
realizzazione tecnica? Buona, veramente buona, vi assicuro. L’aereo
con le varie colorazioni viene riprodotto in maniera aderente alla realtà,
comportamento dinamico reale a parte qualche G di sopportazione
strutturale in più. Tutte le superfici aerodinamiche si muovono proprio
come sull’aereo vero, seguendo i tempi di dispiegamento e di reazione
reali. L’aereo viene ricoperto dalle textures in maniera migliore che
nel precedente titolo (che vi ricordo, ha più di tre anni…), facendo
notare un miglioramento qualitativo generale. Il tettuccio non è più
bianco trasparente, ma brunito proprio come dovrebbe essere. Da
qualsiasi parte si guardi l’aereo e con qualsiasi inquadratura risulta
convincente. Anche armato non perde niente del suo appeal, risultando
sempre convincente. Passando poi alla cabina di pilotaggio si perde
purtroppo qualche punto di qualità. Innanzitutto la visuale primaria è
un po’ troppo dilatata, sembra di assistere al volo attraverso un
obiettivo grandangolare, e le informazioni su di esso non sono poi
molte. La seconda visuale che inquadra anche parte degli MFD
dell’aereo non è molto chiara, e dopo un po’ rischiano di farvi
bruciare gli occhi. Gli MFD sono sì, multifunzione, come dovrebbero
essere, ma sono passivi o quasi; cioè si guardano solo. Il sistema
utilizzato poi per passare tra i vari MFD non mi ha poi convinto molto;
risulta sì carino, ma quando si passa da un MFD all’altro il campo
visivo si allunga inquadrando la cabina quasi per intero, per poi
zoomare di colpo sull’MFD prescelto. Dopo un po’ di volte potrebbero
arrivare dei piccoli scompensi visivi, anche perché l’immagine prima
si sfuoca per poi rifocalizzarsi subito. Inoltre durante un
combattimento, dove bisogna essere veloci è quasi inutile.
In F-22 TAW
l’inizio del combattimento sembrava quasi uno strategico, cioè si
guardavano gli MFD, si sceglievano le vittime con comodo e poi si
tornava all’HUD e si sparava, in scioltezza. Il metodo di targeting è
semplice, quando si arriva nella zona di effetto dell’arma scelta, il
computer vi avvisa che dovete sparare, ma se perdete l’obbiettivo fate
prima a cambiarlo che a cercare di riprenderlo, perché, in modo molto
misterioso, il computer non lo locka più. D’altronde si tratta un
arcade, in definitiva, e quello che ha è più che sufficiente per un
neofita o per uno che non vuole perdersi in una marea di comandi,
ritenuti inutili dal profano. Anche gli aerei nemici vengono
graficamente, resi molto bene, riuscendo anche ad identificare un nemico
da lontano a vista si può riconoscere anche il modello di aereo. L’AI
del nemico non è paragonabile a quella di altri titoloni, ma risulta
migliorata rispetto al suo predecessore. Passando agli esterni notiamo
che è stato comunque ottenuto un miglioramento generale. Il paesaggio
è ora più realistico e l’effetto del suolo è convincente, riuscendo
a mantenersi abbastanza compatto anche avvicinandosi. Risulta abbastanza
blocchettoso solo da vicino. Le strutture dell’aeroporto sono molto
realistiche e ben avvolte dalle textures; la pista non risulta
blocchettosa nemmeno da vicino, ma un po’ sfocati sono i numeri della
pista. Le nuvole sembrano disegnate sullo sfondo azzurro e sono un po’
troppo immobili. Le musiche nei menu sono carine e non stressano durante
la selezione delle varie opzioni, mentre durante il gioco sono assenti.
Il manuale del gioco è molto leggero e conciso, non solo perché è un
arcade, ma anche perché hanno omesso tutta quella parte che riguarda la
meccanica del volo, che in tutti i manuali dei simulatori è uguale e
serve solo ad appesantire la confezione del gioco. La Novalogic è
riuscita a sfornare un seguito degno del suo successore, se confrontato
con esso, ma molto al di sotto degli altri come complessità. Non è una
pecca del gioco, ma una scelta degli sviluppatori che condivido appieno,
perché sono giochi come questi che danno l’opportunità a giocatori
non appassionati del genere, ma solo interessati di iniziare con
qualcosa di leggero e poi in un secondo momento vedere se possono
provare con qualcosa di più pesante. La Novalogic ha centrato in pieno
quello che secondo me era il suo obiettivo: un prodotto mirato
soprattutto a quelli a cui non interessano le strategie o i manualoni,
ma solo chi ha voglia di smanettare, nel limite dell’accettabile. Un
prodotto senza tante pretese, ma confezionato in maniera sufficiente che
non fa rimpiangere il suo antenato.
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Titolo:
F-22 Lightning 3
Software House: Novalogic
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000
Requisiti minimi:
Pentium 133, 16 Mb Ram, 300 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6,
Windows 95/98.
Requisiti
raccomandati: Pentium 200, 64 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D,
Joystick.
Gioco provato su:
Pentium II 266, 64 Mb Ram, Matrox Millennium II 8 Mb, Sound Blaster
Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom Pioneer 36X, Diamond Monster 3D 2 8 Mb, Windows 98.
Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento, se non
in presenza di un certo numero di unità su schermo.
Grafica - 
Graficamente migliorato rispetto al predecessore,
mostra i limiti confrontandolo con simulazioni più pesanti. Tutto
sommato risulta efficace e ben rifinito.
Effetti Sonori - 
Nella media.
Musica - 
Assente durante le missioni, carina
quella nei menù di scelta.
Giocabilità - 
Immediatissimo, facilissimo. Pochi tasti da pigiare,
evoluzioni ad alto numero di G come ridere. Adatto a tutti.
Longevità - 
Quella che può dare un giochino, ma grazie alla sua
immediatezza lo ritirerete fuori sempre volentieri.
Real. Tecnica - 
Qualcosina di più anche se in fondo è un arcade.
Mi è rimasto sullo stomaco il cambio di visuale degli MFD.
Ric. Hardware - 
Un Pentium 200 con 64 Mb di Ram ed una 3DFX
dovrebbero essere più che sufficienti.
Totale - 
F-22 Lightning III è un simpatico simulatore di
volo arcade, grazie al quale si riusciranno ad avvicinare alle
simulazioni più pesanti, anche altri giocatori. Carino, ma niente di più.
Ringraziamo Novalogic per averci fornito il materiale recensibile.
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