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Recensione di: Alessandro Fabbri


 

Salve a tutto il popolo vacanziero che affolla la Riviera Adriatica ed un ben ritrovati a tutti coloro che affollano il WWW in questo mese di Agosto (che sta ormai per finire, visto il ritardo pauroso con cui mi hai consegnato questa recensione…ndBill). Visto che non posso andare in vacanza, per causa di un lavoro estivo il grande capo Fabio (che sta per partire per Londra alla volta di ECTS, fortunato lui…)(non diciamolo troppo presto, visto che la sfiga è pronta a colpire…ndBill) mi ha affibbiato l’ennesima recensione dedicata ad un simulatore di volo (Per forza sei tu l’esperto! ndLettori)(Grazie mille! ndMe). La simulazione in questione rappresenta il terzo capitolo della saga dedicata all’F22, della Novalogic, notissima software house specializzata in titoli di questo genere, famosa per averci regalato simulazioni quali il pluriosannato Comanche, il meno riuscito Armored Fist e per aver introdotto l’innovativa, a quei tempi, tecnologia Voxel Space. La caratteristica principale dei due predecessori era l’immediatezza dei comandi, la non eccessiva complessità della simulazione di per se stessa, con un’impostazione piuttosto arcade del gioco. Queste peculiarità rendevano il gioco facile e divertente al tempo stesso, il quale godeva allo stesso tempo anche di una resa grafica molto buona. Il nome del titolo della Novalogic è …fiato alle trombe… F-22 Lightning III (Viva la fantasia! ndMe). La fortuna del secondo capitolo fu quella di essere uno dei primi simulatori che riguardavano l’F-22, perciò il mercato prese il gioco come una novità, non essendone inflazionato, e questo risultava essere anche il migliore. Inoltre uscì prima di F-22 Air Dominance Fighter dei DID Questo terzo capitolo, purtroppo, ha invece la sfortuna di uscire dopo F-22 Total Air War. Avendo giocato a tutti i simulatori in questione posso affermare che i DID con TAW hanno creato il metro di giudizio per tutte le simulazioni che riguardano l’F-22; con Total Air War hanno praticamente detto tutto, così come è successo per le simulazioni riguardanti l’F-16 da quando è uscito Falcon 4.0. Fortunatamente la Novalogic deve aver dato un’occhiata al mercato ed ha saggiamente optato per una simulazione in stile arcade. Questo non vuol dire che F-22 sia un brutto gioco, anzi risulta molto facile ed intuitivo, permettendo ore di divertimento senza troppo impegno mentale. Questo tipo di simulazione ha il pregio di avvicinare i giocatori verso le simulazioni aeree senza il bisogno di essere ferrato in materia, mettendo il giocatore in condizione di orientarsi verso simulazioni più complicate una volta esaurita la sfida arcade. Passiamo ora al gioco vero e proprio. L’introduzione non è niente di particolare, è solamente un video dove si vede l’F-22 eseguire diverse evoluzioni, tra cui anche alcune molto spettacolari in alcuni casi, che però sono atte solo a gasare il futuro pilota. 

Il video è chiaro e senza sbavature. Le opzioni presenti nel gioco vedono soprattutto l’ormai immancabile multiplayer, dove potrete scegliere se essere voi l’host del gioco o meno, e da quale parte stare. Vi ricordo che è possibile collegarsi anche al Novaworld, il servizio gratuito per il gioco via Internet gestito da Novalogic, in cui potrete combattere con piloti di tutto il mondo. Le Quick Missions non sono altro che un training per i novelli Icaro; qui si impara tutto dalle manovre di base, fino al combattimento manovrato ed al bombardamento. E strutturato più o meno come quello di F-22 TAW, solo che è presente un comodo parlato, in inglese come al solito, ed è possibile avere più informazioni sulla missione. La carriera si basa su sei scenari da portare al termine nel migliore dei modi. Tutti si chiederanno ora che se la simulazione è in stile arcade, cioè è un po’ semplicistica, come sarà la realizzazione tecnica? Buona, veramente buona, vi assicuro. L’aereo con le varie colorazioni viene riprodotto in maniera aderente alla realtà, comportamento dinamico reale a parte qualche G di sopportazione strutturale in più. Tutte le superfici aerodinamiche si muovono proprio come sull’aereo vero, seguendo i tempi di dispiegamento e di reazione reali. L’aereo viene ricoperto dalle textures in maniera migliore che nel precedente titolo (che vi ricordo, ha più di tre anni…), facendo notare un miglioramento qualitativo generale. Il tettuccio non è più bianco trasparente, ma brunito proprio come dovrebbe essere. Da qualsiasi parte si guardi l’aereo e con qualsiasi inquadratura risulta convincente. Anche armato non perde niente del suo appeal, risultando sempre convincente. Passando poi alla cabina di pilotaggio si perde purtroppo qualche punto di qualità. Innanzitutto la visuale primaria è un po’ troppo dilatata, sembra di assistere al volo attraverso un obiettivo grandangolare, e le informazioni su di esso non sono poi molte. La seconda visuale che inquadra anche parte degli MFD dell’aereo non è molto chiara, e dopo un po’ rischiano di farvi bruciare gli occhi. Gli MFD sono sì, multifunzione, come dovrebbero essere, ma sono passivi o quasi; cioè si guardano solo. Il sistema utilizzato poi per passare tra i vari MFD non mi ha poi convinto molto; risulta sì carino, ma quando si passa da un MFD all’altro il campo visivo si allunga inquadrando la cabina quasi per intero, per poi zoomare di colpo sull’MFD prescelto. Dopo un po’ di volte potrebbero arrivare dei piccoli scompensi visivi, anche perché l’immagine prima si sfuoca per poi rifocalizzarsi subito. Inoltre durante un combattimento, dove bisogna essere veloci è quasi inutile. 

In F-22 TAW l’inizio del combattimento sembrava quasi uno strategico, cioè si guardavano gli MFD, si sceglievano le vittime con comodo e poi si tornava all’HUD e si sparava, in scioltezza. Il metodo di targeting è semplice, quando si arriva nella zona di effetto dell’arma scelta, il computer vi avvisa che dovete sparare, ma se perdete l’obbiettivo fate prima a cambiarlo che a cercare di riprenderlo, perché, in modo molto misterioso, il computer non lo locka più. D’altronde si tratta un arcade, in definitiva, e quello che ha è più che sufficiente per un neofita o per uno che non vuole perdersi in una marea di comandi, ritenuti inutili dal profano. Anche gli aerei nemici vengono graficamente, resi molto bene, riuscendo anche ad identificare un nemico da lontano a vista si può riconoscere anche il modello di aereo. L’AI del nemico non è paragonabile a quella di altri titoloni, ma risulta migliorata rispetto al suo predecessore. Passando agli esterni notiamo che è stato comunque ottenuto un miglioramento generale. Il paesaggio è ora più realistico e l’effetto del suolo è convincente, riuscendo a mantenersi abbastanza compatto anche avvicinandosi. Risulta abbastanza blocchettoso solo da vicino. Le strutture dell’aeroporto sono molto realistiche e ben avvolte dalle textures; la pista non risulta blocchettosa nemmeno da vicino, ma un po’ sfocati sono i numeri della pista. Le nuvole sembrano disegnate sullo sfondo azzurro e sono un po’ troppo immobili. Le musiche nei menu sono carine e non stressano durante la selezione delle varie opzioni, mentre durante il gioco sono assenti. Il manuale del gioco è molto leggero e conciso, non solo perché è un arcade, ma anche perché hanno omesso tutta quella parte che riguarda la meccanica del volo, che in tutti i manuali dei simulatori è uguale e serve solo ad appesantire la confezione del gioco. La Novalogic è riuscita a sfornare un seguito degno del suo successore, se confrontato con esso, ma molto al di sotto degli altri come complessità. Non è una pecca del gioco, ma una scelta degli sviluppatori che condivido appieno, perché sono giochi come questi che danno l’opportunità a giocatori non appassionati del genere, ma solo interessati di iniziare con qualcosa di leggero e poi in un secondo momento vedere se possono provare con qualcosa di più pesante. La Novalogic ha centrato in pieno quello che secondo me era il suo obiettivo: un prodotto mirato soprattutto a quelli a cui non interessano le strategie o i manualoni, ma solo chi ha voglia di smanettare, nel limite dell’accettabile. Un prodotto senza tante pretese, ma confezionato in maniera sufficiente che non fa rimpiangere il suo antenato.

Titolo: F-22 Lightning 3
Software House: Novalogic
Sviluppatore: idem
Distributore: CTO
Prezzo: Lire 99.000



Requisiti minimi: Pentium 133, 16 Mb Ram, 300 Mb Hard Disk, Scheda Audio e Video comp. DirectX6, Windows 95/98.

Requisiti raccomandati: Pentium 200, 64 Mb Ram, Acceleratore Grafico comp. D3D, Joystick.

Gioco provato su: Pentium II 266, 64 Mb Ram, Matrox Millennium II 8 Mb, Sound Blaster Live!, 4 Point Surround System, Cd-Rom Pioneer 36X, Diamond Monster 3D 2 8 Mb, Windows 98. Con questa configurazione il gioco non ha presentato alcun tipo di rallentamento, se non in presenza di un certo numero di unità su schermo.


Grafica -
Graficamente migliorato rispetto al predecessore, mostra i limiti confrontandolo con simulazioni più pesanti. Tutto sommato risulta efficace e ben rifinito.

Effetti Sonori -
Nella media.

Musica -
Assente durante le missioni, carina quella nei menù di scelta.

Giocabilità -
Immediatissimo, facilissimo. Pochi tasti da pigiare, evoluzioni ad alto numero di G come ridere. Adatto a tutti.

Longevità -
Quella che può dare un giochino, ma grazie alla sua immediatezza lo ritirerete fuori sempre volentieri.

Real. Tecnica -
Qualcosina di più anche se in fondo è un arcade. Mi è rimasto sullo stomaco il cambio di visuale degli MFD.

Ric. Hardware -
Un Pentium 200 con 64 Mb di Ram ed una 3DFX dovrebbero essere più che sufficienti.

Totale -
F-22 Lightning III è un simpatico simulatore di volo arcade, grazie al quale si riusciranno ad avvicinare alle simulazioni più pesanti, anche altri giocatori. Carino, ma niente di più.


Ringraziamo Novalogic per averci fornito il materiale recensibile.


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